La sfida dei pagamenti online Pay-mill punta forte sull’Italia

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In meno di un anno ha raccolto 18 milioni di dollari in finanziamenti e nel 2014 vedrà i primi profitti. Come se non bastasse, Pay-mill, una startup tedesca che ha sviluppato una piattaforma per i pagamenti online ideali per siti e-commerce, sta pensando di aprire una sede in Italia e assumere alcuni dei nostri migliori talenti.

Molte piccole-medie imprese, soprattutto nel nostro Paese, rinunciano a mettere in vendita i loro prodotti su Internet, perché preoccupate dal dover gestire il flusso di transazioni via web.

L’azienda fondata e diretta da Mark Henkel (ma seguita passo passo da Rocket Internet, l’acceleratore di startup che ha aiutato
Groupon a espandersi a livello globale) si occupa di risolvere questo problema, con la garanzia di integrare su qualsiasi sito un sistema di pagamento online in appena 48-72 ore.

Pay-mill al momento ha un portafoglio di mille clienti in 37 paesi, ma ne stima almeno diecimila in tre anni. Il numero degli utenti italiani sta crescendo stabilmente e nei prossimi mesi raggiungerà quello di Regno Unito, Spagna e Germania.

La commissione e del 2,95% piu 28 centesimi a transazione. PayPalPro, ad esempio, offre lo stesso servizio con una prelievo del 3% e 35 centesimi per operazione.

Cliccando sul sito paymill.com si può anche provare l’interfaccia messa a punto dagli informatici tedeschi. «L’iscrizione al nostro servizio, che gestisce transazioni in 120 valute, è gratuita.

La missione di Pay-mill è quella di rendere più semplici e attraenti i pagamenti via web per quelle imprese che non hanno le risorse, il tempo o i soldi per sviluppare un sistema di gestione proprio.

Non esiste ancora una versione italiana di Pay-mill ma verranno aggiunte presto nuove lingue e nuove funzioni.

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